"I fondi di proprietà del Consorzio hanno la superficie complessiva di Ha. 353 circa. Sono prevalentemente di natura sabbiosa.
Dal 1951 ad oggi hanno subito una radicale trasformazione agraria per la quasi totalità per cui attualmente sono adatti a qualsiasi coltivazione; essi sono stati dati in affitto ai Consorziati e non Consorziati con l'obbligo di condurli secondo i migliori metodi agrari, in gran parte sono coltivati a pioppi, essendosi dimostrata questa coltura una delle più adatte a terreni di recente bonificazione. […]"
Consorzio degli Uomini di Massenzatica
Statuto e Regolamento
Art. 4
Il territorio del Consorzio Uomini di Massenzatica (CUM) si colloca all’interno del Delta antico ed è immerso nel paesaggio del Basso Ferrarese, accanto alla Riserva Naturale Orientata delle Dune di Massenzatica, Sito d'Importanza Comunitaria (SIC) e Zona di Protezione Speciale (ZPS), di estremo interesse naturalistico.
" […] Le Dune di Massenzatica sono state riconosciute come aree di importanza regionale e istituite "Riserva Naturale Orientata" con Delibera del Consiglio Regionale n°229 del 3/01/1996, in quanto costituiscono il più importante apparato dunoso associato agli antichi cordoni litoranei della bassa Pianura Padana, originatesi tra la fine dell'età del Bronzo e l'inizio dell'età del Ferro. Le Dune rappresentano il relitto meglio conservato di una componente oggi quasi del tutto scomparsa dal paesaggio regionale. Ospitano ambienti rari e tipici come i popolamenti vegetali delle sabbie consolidate dominati da specie annuali oltre che lembi di arbusteto; conservano inoltre tracce di frequentazione umana risalenti almeno al periodo romano".
Tratto da "Il Paesaggio come valore in grado di trasformare
le culture del piano e del prodotto
-Il piano strategico di valorizzazione della proprietà collettiva del CUM
e dei comuni del Basso Ferrarese nel Parco del Delta del Po-
Tesi di Laurea in Ingegneria Edile - Architettura
(Università Politecnica delle Marche)
di M. Bolletta
Attualmente il CUM è una Proprietà Collettiva di circa 353 ettari, fondato sul godimento dei terreni ripartiti pressoché uguali fra coltivatori diretti e bracciantato agricolo che beneficia di tale patrimonio anche attraverso la collaborazione che l'attuale amministrazione ha con un'azienda florovivaistica di Ferrara, la quale produce e lavora in loco, prevalentemente con coltivazioni di piante di fragole e piante da frutto.
Il Consorzio coltiva direttamente circa 70 ettari dei 353 che ha a disposizione, di cui: una parte è coltivata a mais e soia, un’altra a pomodoro, patata da industria e da mercato (questa viene coltivata di anno in anno per colture variabili con l'intento di massimizzare il reddito e l'occupazione locale), e un’altra è occupata da un impianto fisso di asparago verde.
[…]
Circa 160 ettari di terreno del Consorzio sono dati in gestione attraverso contratti con canone agevolato a coltivatori diretti o imprenditori agricoli professionali locali. Ogni contratto di affitto assegna appezzamenti di circa 5/8 ettari ciascuno, di cui possono essere beneficiari anche soggetti che siano già proprietari, per conto proprio, di altri fondi.
[…]
Tratto da "Tassazione patrimoniale e proprietà collettive"
Tesi di Laurea Magistrale in Giurisprudenza
(Università di Ferrara)
di F. Corò